Una strada a più vie
Aggiornamento: 8 feb 2019
Se il counseling è una strada che ci porta verso il benessere, perché molte scuole hanno indirizzi diversi? Come riuscire a non perdersi nell'enorme offerta formativa?
Negli ultimi anni, almeno nell'ultima decina, le scuole di counseling sono davvero diventate tante. Come tutte le medaglie dal doppio rovescio, si sviluppano vantaggi e svantaggi.
I vantaggi si annidano nella grande possibilità di scelta e nella concorrenza. Sia in un caso, sia nell'altro il beneficiario resta il fruitore finale; mentre gli svantaggi li troviamo nell'imbarazzo della scelta, proprio perché non conoscendo quel mondo, non siamo certi sulla formazione che potrebbe davvero fare al caso nostro.
Quindi come muoversi nel capitolo formativo di questo grande mare? Una scelta con un alto grado di consapevolezza è senza dubbio un buon punto di partenza, certo, ma come pianificarla?
La formazione di un counselor è una strada a più vie. Ciò significa che potrebbe andare bene un indirizzo, ma anche un altro.
Molto spesso le organizzazioni istituiscono seminari propedeutici alla conoscenza della propria scuola. Sempre più lo fanno attraverso l'indagine e la formazione di argomenti interessati che non necessariamente richiedono ai partecipanti una preparazione specifica: oltre alla relazione di aiuto, vengono trattati temi come la famiglia, la genitorialità, la diversità, l'inclusione sociale, il disagio, le dipendenze, la sessualità. Iscriversi a serate tematiche o seminari, spesso chiede all'interessato di pagare cifre simboliche. Il che consente una larga possibilità di conoscenza e conseguente pianificazione.
Certamente non si potrà partecipare a tutti i seminari! Il tempo è sempre più tiranno e le persone ne dedicano in genere sempre meno a se stessi. A tale proposito possono venirci in soccorso le nostre sensazioni.
Fermo restando che non sarà difficile nemmeno interrogare un qualsiasi motore di ricerca per trovare elenchi di scuole con indirizzi metodologici diversi.
